Notizie Notizie Italia BTP, Pimco esclude ripetersi incubo 2011, ma per Degroof Petercam possibile in scenario peggiore. Outlook spread

BTP, Pimco esclude ripetersi incubo 2011, ma per Degroof Petercam possibile in scenario peggiore. Outlook spread

20 Giugno 2018 08:49

I rendimenti dei bond sovrani italiani potranno salire ancora, ma non come durante il 2011, l’annus horribilis dell’Italia. E’ quanto ritiene Scott Mather, tra i direttori degli investimenti di Pimco, nel presentare il “Pimco secular Outlook” a Milano.

“I tassi dei titoli italiani sono già saliti, provocando un allargamento dello spread (a 10 anni tra Italia e Germania) di oltre 100 punti base, che è un incremento sostanziale”, ha detto Mather, stando a quanto riporta l’agenzia Reuters. Il riferimento è ai terribili giorni che hanno preceduto la formazione del governo M5S-Lega. Quelli della grave crisi istituzionale che ha colpito l’Italia, con il “no” del Quirinale alla proposta di Paolo Savona per il dicastero dell’Economia avanzata dall’asse M5S-Lega, la cui realizzazione è stata inizialmente considerata imprescindibile soprattutto dalla Lega. I giorni in cui un governo tecnico a guida Carlo Cottarelli, convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sembrava già all’orizzonte, prima che tutti accettassero il compromesso su Savona: l’economista al ministero degli Affari europei, e Giovanni Tria all’economia. L’incertezza sulla formazione dell’esecutivo giallo-verde – che comunque rimane, a causa delle misure di politica monetaria espansiva che il governo ripete di voler lanciare – ha fatto impennare in quei giorni lo spread BTP-Bund fino a oltre 300 punti base, a fronte di rendimenti decennali schizzati al 3,4%.

Con la formazione del governo, spread e tassi hanno iniziato a scendere, snobbando anche l’alert short sui bond italiani e i vari avvertimenti arrivati da guru della finanza del calibro di Jeff Gundlach. I tassi sono scesi anche con superando anche il test della Bce, che ha annunciato la fine del Quantitative easing.

Qual è, a questo punto, l’outlook? Alla domanda se i tassi possano salire di più, Mather risponde “Sì, pensiamo che questo potrebbe essere il trend, ma non come nel 2011. Un adjustment è già avvenuto. Non ci aspettiamo un altro grosso repricing a breve”.

Sulle proposte di politica fiscale espansiva su cui punta il governo M5S-Lega, Mather ha mostrato scetticismo sul modo in cui saranno concretizzate.

“Alcuni elementi della discussione sono a favore della crescita, altri invece potrebbero aumentare il deficit e questo desta preoccupazione nei mercati”, ha fatto notare. Detto questo, nessuna view catastrofica, anche se bisogna ricordare quanto detto da Andrew Balls, responsabile investimenti per la divisione globale di reddito fisso di Pimco, nell’attribuire ai bond italiani un rating “underweight”. Balls aveva anche sottolineato che a suo avviso i rendimenti italiani erano anzi ancora bassi.

BTP sotto i riflettori anche di Peter De Coensel, Fixed Income Chief Investment Officer di Degroof Petercam AM. Così De Coensel in una nota:

“Il mercato dei Btp italiani ha di recente subito un duro colpo. Il fattore scatenante è stato il rifiuto da parte della Lega Nord e del M5S, nella fase delle consultazioni, di impegnarsi esplicitamente a favore dell’euro. Ci è voluto del tempo prima che Salvini e Di Maio fugassero ogni dubbio sulla permanenza nell’Unione Monetaria. La credibilità del mercato dei Btp è stata quindi influenzata negativamente e ci vorrà del tempo perché possa rinvigorirsi di nuovo. La volatilità deve diminuire per far riemergere l’interesse degli investitori internazionali”

Degroof Petercam AM ha presentato tre scenari: uno positivo, uno negativo e il peggiore, tenendo come indicatore di stress lo spread Btp-Bund a 10 anni.

Lo scenario positivo

Il governo italiano è costruttivo per quanto riguarda i requisiti di bilancio della Commissione Europea. Nessuna discussione su una potenziale uscita dall’euro. La crescita economica rimane buona e passiamo attraverso uno scenario simile a quello “portoghese”. Lo spread BTP-Bund si restringe verso 150-175 pb. La fiducia degli investitori ritorna lentamente.

Lo scenario negativo

Il Governo è conflittuale con l’Europa su immigrazione e politica fiscale. Tuttavia, l’Italia non mette in discussione l’adesione all’euro. La crescita economica è poco stabile. Lo Spread Bund/BTP si mantiene nell’intervallo 250-300 pb. La fiducia degli investitori rimane fragile.

Lo scenario peggiore

Situazione di massima tensione nei confronti dell’Unione Monetaria e della Commissione Europea. Si perde l’accesso al mercato e le agenzie di rating spingono l’Italia a un rating di non investment grade. Riemerge una crisi del debito sovrano con uno spread Btp-Bund che raggiunge i livelli del 2011-2012 di 600 pb. Si perde la fiducia degli investitori. La Bce potrebbe attivare l’OMT (Outright Monetary Transactions, piano salva euro).

Nella nota viene precisato che “lo scenario di base per i Btp italiani prevede una graduale convergenza verso lo scenario 1. Tuttavia, si è ridotta la fiducia da parte degli investitori e ci vorrà del tempo per riottenerla. Pertanto, prevediamo che i mercati si muoveranno tra lo scenario 1 e lo scenario 2 per il resto del 2018. Ciò si traduce in uno spread Btp-Bund a 10 anni che oscilla tra 175 e 250 pb nel 2018. L’elemento cruciale in grado di condurci al primo scenario sarà la presentazione di un progetto di bilancio per il 2019 “responsabile”.