Notizie Dati Bilancio Mondo Azionario,Small e mid cap di alta qualità: un’opportunità imperdibile. Specialmente in Europa

Azionario,Small e mid cap di alta qualità: un’opportunità imperdibile. Specialmente in Europa

19 Marzo 2018 09:36

 

 

Le small&mid cap hanno sovraperformato le large cap dai minimi del mercato registrati durante la crisi finanziaria del 2009. Per molti analisti però l’outlook è ancora positivo: ovvero, le small cap continueranno a sovraperformare, “Ma è essenziale concentrarsi su società di alta qualità, in grado di dimostrarsi più resilienti alla rimozione di liquidità a basso costo da parte delle Banche centrali”, è l’avvertimento di Christian Solé, Senior Financial Analyst di Candriam Investors Group.

“A livello accademico – aggiunge Solé – si è molto discusso della validità e della sostenibilità della sovraperformance registrata negli ultimi anni dalle società a piccola e media capitalizzazione, in quanto le small cap scambiano con un premio sulla valutazione rispetto alle large cap. Tuttavia, da studi recenti (“Size Matters, If You Control Your Junk”), emerge che se la scelta ricade sui titoli small cap di alta qualità, ovvero su società redditizie che evidenziano una sicurezza e crescita degli utili e che presentano un pay-out elevato, esse sovraperformano di gran lunga le relative controparti di dimensioni maggiori”.
 
Società innovative e capitalismo famigliare

 

Secondo lo stategist è importante infatti puntare su società che operano in mercati di nicchia in crescita, che abbiano un management dinamico e capacità in termini di innovazione. “In molti casi – dice Solé – queste società a più piccola dimensione sono gestite dai loro stessi fondatori, che tendono a essere più prudenti nel ricorrere all’indebitamento, poiché è in gioco il loro stesso patrimonio. Tali fondatori riconoscono anche l’importanza dei flussi di cassa, della redditività e della crescita dei ricavi nello sviluppo della società”.
Inoltre, la struttura di gestione delle piccole società è di norma più snella rispetto a quella dei loro competitor di dimensioni maggiori, il che consente loro di assumere decisioni in modo più rapido e reattivo.
Quanto alle valutazioni, sembra che le small e mid cap europee scambino con un premio rispetto alle società a grande capitalizzazione. “Tuttavia – dice ancora Solé – questo premio è ancora in linea con la media storica, e ciò giustifica la nostra convinzione sull’opportunità di essere esposti su questo segmento di mercato”.
 
Fare leva sul momentum economico

 

Da segnalare inoltre che i titoli small cap presentano generalmente una quota più elevata di ricavi generati a livello interno, cosa che consente loro di beneficiare appieno della solidità di un’economia locale. Come spiega Solé, ciò è particolarmente vero in Europa, dove l’economia è in progressiva ripresa e di riflesso questo fatto dovrebbe essere positivo per le small cap.

Peraltro, le small cap versano di norma un’aliquota fiscale più alta rispetto alle large cap, che generano utili internazionali maggiori. “Pertanto, eventuali tagli dell’aliquota sulle imposte delle società, favorirebbero maggiormente le imprese più piccole”, è il commento dello strategist di Candriam.
Inoltre, essendo le small cap maggiormente orientate verso il mercato interno, risultano meno esposte a eventuali misure protezionistiche che sono una potenziale fonte di rischio. Le small e mid cap, infine, sono anche meno esposte ai Mercati Emergenti e alle commodity, due asset class che hanno mostrato maggiore fragilità a fronte del rialzo dei tassi da parte della Fed.
Importante sottolineare poi che i titoli small cap presentano di norma beta più elevati e, di conseguenza, registrano solitamente buone performance durante rally bruschi del mercato – aggiunge Solé – Nel medio termine, però, dovremmo restare in un contesto caratterizzato da una crescita minima. In tale scenario gli investitori dovrebbero continuare la ricerca di small e mid cap europee, poiché queste offrono prospettive migliori in termini di crescita”.
 
Un’opportunità da cogliere

 

L’investimento nelle small cap ovviamente non è privo di rischi, perché solitamente manca una copertura di ricerca di qualità. Questa sorta di vuoto informativo potrebbe scoraggiare molti investitori e creare una volatilità significativa dei prezzi quando i mercati assumono un andamento negativo.

Tuttavia, per gli investitori pronti a studiare, queste società rappresentano un’opportunità imperdibile.

Riteniamo che il 2018 possa essere un anno rialzista per i mercati e per le small cap, ma l’imminente tapering europeo e il termine di una liquidità a basso costo potrebbero innescare una notevole volatilità con potenziali rischi macroeconomici, soprattutto per le società di piccole dimensioni, in quanto la scarsa liquidità potrebbe intensificare le oscillazioni dei prezzi azionari”, dice Solé. Che conclude: “Inoltre, ciò potrebbe segnare la fine dei credit spread a basso costo. Ecco perché difendiamo l’importanza di rimanere focalizzati sugli investimenti in piccole società di alta qualità con bilanci solidi”.